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Suolo e biologia (WP3)

Il Workpackage 3 è coordinato dall'Università di Firenze (UNIFI-DAGRI).

Ormai, fin dalla metà del secolo scorso, l'agricoltura ha perso l'apporto di sostanza organica, che per secoli è stata il principale responsabile della fertilità. Tale sostanza organica veniva fornita degli allevamenti diffusi sul territorio, ma l'attuale sistema produttivo predominante, avendo concentrato gli allevamenti in zone limitate, produce un letame che, anziché apportare benefici al suolo, è causa di inquinamento, per esempio, da eccesso di azoto.  I costi di trasporto del letame, ovvero spese sostenute) per trasferire su lunghe distanze un materiale sostanzialmente formato d'acqua (in confronto ai concimi di sintesi) ha limitato, se non azzerato, la distribuzione di sostanza organica sui suoli coltivati. Quindi alcuni sistemi di gestione agricola si sono preoccupati di approvvigionarsi di sostanza organica nei modi più vari: vicinanza di allevamenti, sovesci, utilizzo di compost, di residui di lavorazione di industrie alimentari etc.

L'attuale offerta di sostanza organica comprende del letame essiccato o pellettato, del letame fresco, ma da un punto di vista chimico-fisico anche i cumuli biodinamici possono essere considerati come degli apporti di sostanza organica estremamente attivi. Quindi il progetto in oggetto si pone come obbiettivo lo studio dell'effetto di aggiunte di sostanza organica di varia natura per il miglioramento della fertilità del terreno.

A tale scopo verranno considerati trattamenti con quattro ammendanti organici di diversa natura:

  • Letame Biodinamico (BdMa, biodynamic manure)
  • Letame umido proveniente da allevamenti a conduzione biologica, addizionato con preparati biodinamici (BaMa, biodynamic preparation-added organic manure)
  • Letame umido proveniente da allevamenti a conduzione biologica (OrMa, organic manure)
  • Letame pellettato biologico (PeMa, pelletted manure)

Questo disegno sperimentale sarà messo in esecuzione presso i campi dell’esperimento di lungo termine di Montepaldi (Montepaldi long term experiment, MOLTE) dell’azienda sperimentale dell’Università degli Studi di Firenze, il più duraturo esperimento su agricoltura biologica dell'area del Mediterraneo. I parametri osservati durante il progetto riguarderanno l’orizzonte superficiale del suolo, ovvero quello interessato dalla crescita delle radici.

Ultimo aggiornamento

29.04.2022

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